Il Mercato Immobiliare
va a gonfie vele
Il Mercato Immobiliare non è mai stato così attivo e prosperoso come oggi.
E lo sarà ancora per i prossimi 10 anni
Il Mercato Immobiliare
va a gonfie vele
Il Mercato Immobiliare non è mai stato così attivo e prosperoso come oggi.
E lo sarà ancora per i prossimi 10 anni
Perché tutti pensano che il Mercato Immobiliare sia in crisi?
Se si entra nel discorso su dove investire i propri soldi, il mercato immobiliare è quello che più di tutti viene sottovalutato.
Si parla di azioni, di cripto valute, di forex, di mercati esteri, di aziende, ma quando si parla di investire nel mercato immobiliare, ecco che iniziano a puntare i cannoni… FUOCO!!
Il mercato dell’immobiliare non è più quello dei primi anni 2000. Lo dicono i numeri. Chi ha acquistato un immobile nell’ultimo ventennio, se lo è visto valutare un buon 30% in meno.
(E sono tanti, dato che a quel tempo le banche concedevano mutui del 140% a chiunque potesse mostrare una busta paga. Potevi comprare 4 mura senza battere ciglio sul prezzo e rivenderle un mese dopo a qualcun altro a qualunque cifra, proprio perché si concedevano mutui senza analizzare il quanto e al chi veniva concesso il credito. E con i soldi della banca le persone non compravano solo la casa, ma anche i mobili per arredarla, le spese del notaio, le vacanze…)
L’opinione comune degli investitori che hanno navigato nei periodi d’oro è unanime: il settore immobiliare al giorno d’oggi versa in un periodo di “crisi”.
Ma si può davvero parlare di crisi comparando l’oggi con un periodo in cui le banche “regalavano soldi” senza avere una valutazione seria dell’immobile?
Se si entra nel discorso su dove investire i propri soldi, il mercato immobiliare è quello che più di tutti viene sottovalutato.
Si parla di azioni, di cripto valute, di forex, di mercati esteri, di aziende, ma quando si parla di investire nel mercato immobiliare, ecco che iniziano a puntare i cannoni… FUOCO!!
Il mercato dell’immobiliare non è più quello dei primi anni 2000. Lo dicono i numeri. Chi ha acquistato un immobile nell’ultimo ventennio, se lo è visto valutare un buon 30% in meno.
(E sono tanti, dato che a quel tempo le banche concedevano mutui del 140% a chiunque potesse mostrare una busta paga. Potevi comprare 4 mura senza battere ciglio sul prezzo e rivenderle un mese dopo a qualcun altro a qualunque cifra, proprio perché si concedevano mutui senza analizzare il quanto e al chi veniva concesso il credito. E con i soldi della banca le persone non compravano solo la casa, ma anche i mobili per arredarla, le spese del notaio, le vacanze…)
L’opinione comune degli investitori che hanno navigato nei periodi d’oro è unanime: il settore immobiliare al giorno d’oggi versa in un periodo di “crisi”.
Ma si può davvero parlare di crisi comparando l’oggi con un periodo in cui le banche “regalavano soldi” senza avere una valutazione seria dell’immobile?
Si può davvero parlare di crisi?
No, per due motivi:
1 – Il primo è che la crisi in realtà non esiste, non è altro che un delta, una variazione in negativo rispetto al periodo precedente.
C’è bisogno di guardare in faccia la realtà e riformulare il contesto.
Non sono gli anni successivi al 2010 ad essere “la crisi”. Piuttosto, sono quelli antecedenti al 2000 che sono stati, per molti, “il paese dei balocchi”. Quel periodo ha permesso a molti investitori e privati di fare operazioni profittevoli, generando però al contempo molte illusioni.
L’illusione che il mercato sarebbe stato sempre come il 2005.
L’illusione che fare operazioni immobiliari è semplice.
L’illusione di saper lavorare davvero.
Ed ecco qua invece la “crisi” che, se da una parte ha significato povertà e desolazione, dall’altra ha portato grandi opportunità di fare rotta verso mari inesplorati per chi sa navigare davvero.
Questo cosa vuol dire?
La crisi diventa l’arbitro imparziale che detta le nuove regole, perché quelle del vecchio millennio erano poco meritocratiche.
Ha avuto l’effetto di alzare il livello di difficoltà, lasciando in gara soltanto chi sa cercare venti favorevoli davvero.
2 – In realtà, una vera “crisi”, per il mercato immobiliare è impossibile. Il bisogno di una dimora è inscritto nel ciclo della vita di ogni essere umano.
L’essere umano nasce, cresce, instaura legami e punta a farsi una vita autonoma e indipendente. Nessuno si tirerà indietro dall’acquisto di un immobile soltanto perché nel 2005 era più conveniente di adesso.
Lascia la casa dei genitori e cerca una prima sistemazione. Poi si sposa, mette su famiglia, fa un figlio, magari un secondo. E così nasce l’esigenza di una casa più grande, rivendendo quella vecchia. Costi quel che costi, gli immobili sono una necessità: una necessità molto sentita in Italia.
Per questo motivo le operazioni immobiliari daranno sempre da mangiare a tutti gli investitori che sanno leggere il mercato; e “crisi dell’immobiliare” in Italia significa soltanto cambiamento delle abitudini d’acquisto.
La paura che l’immobile subisca una svalutazione subito dopo l’acquisto a noi non tocca, perché esistono 3 argomentazioni logiche, razionali e universalmente valide.
Siamo quindi in grado di rispondere alla domanda-titolo di questo articolo.
No, per due motivi:
1 – Il primo è che la crisi in realtà non esiste, non è altro che un delta, una variazione in negativo rispetto al periodo precedente.
C’è bisogno di guardare in faccia la realtà e riformulare il contesto.
Non sono gli anni successivi al 2010 ad essere “la crisi”. Piuttosto, sono quelli antecedenti al 2000 che sono stati, per molti, “il paese dei balocchi”. Quel periodo ha permesso a molti investitori e privati di fare operazioni profittevoli, generando però al contempo molte illusioni.
L’illusione che il mercato sarebbe stato sempre come il 2005.
L’illusione che fare operazioni immobiliari è semplice.
L’illusione di saper lavorare davvero.
Ed ecco qua invece la “crisi” che, se da una parte ha significato povertà e desolazione, dall’altra ha portato grandi opportunità di fare rotta verso mari inesplorati per chi sa navigare davvero.
Questo cosa vuol dire?
La crisi diventa l’arbitro imparziale che detta le nuove regole, perché quelle del vecchio millennio erano poco meritocratiche.
Ha avuto l’effetto di alzare il livello di difficoltà, lasciando in gara soltanto chi sa cercare venti favorevoli davvero.
2 – In realtà, una vera “crisi”, per il mercato immobiliare è impossibile. Il bisogno di una dimora è inscritto nel ciclo della vita di ogni essere umano.
L’essere umano nasce, cresce, instaura legami e punta a farsi una vita autonoma e indipendente. Nessuno si tirerà indietro dall’acquisto di un immobile soltanto perché nel 2005 era più conveniente di adesso.
Lascia la casa dei genitori e cerca una prima sistemazione. Poi si sposa, mette su famiglia, fa un figlio, magari un secondo. E così nasce l’esigenza di una casa più grande, rivendendo quella vecchia. Costi quel che costi, gli immobili sono una necessità: una necessità molto sentita in Italia.
Per questo motivo le operazioni immobiliari daranno sempre da mangiare a tutti gli investitori che sanno leggere il mercato; e “crisi dell’immobiliare” in Italia significa soltanto cambiamento delle abitudini d’acquisto.
La paura che l’immobile subisca una svalutazione subito dopo l’acquisto a noi non tocca, perché esistono 3 argomentazioni logiche, razionali e universalmente valide.
Siamo quindi in grado di rispondere alla domanda-titolo di questo articolo.
Perché possiamo dire senza paura che il Mercato Immobiliare va a gonfie vele?
Noi di Immobillion acquisiamo immobili con la tecnica del saldo a stralcio, arrivando anche oltre al 50% di sconto sul valore del mercato attuale.
Attualmente il prezzo degli immobili è sceso del 30% rispetto a 15 anni fa dove il mercato era sotto steroidi, con prezzi “non naturali”.
La cosa giusta da dire sarebbe che oggi il mercato si è riallineato ai valori normali del mattone.
Ci possono essere delle oscillazioni in negativo da un anno all’altro, ma si parla di qualche punto percentuale.
E comunque, a noi di Immobillion questa oscillazione in negativo non tocca di molto perché acquistiamo al 50% di sconto del prezzo aggiornato ad oggi, quindi il nostro margine rimane inalterato. In poche parole ci vuole una caduta del 50% del valore di mercato nell’arco di qualche mese per metterci in difficoltà!
Ma quante volte è mai successo nella storia? Mai dall’inizio dei tempi.
I nostri soci fondatori hanno iniziato a fare operazioni nel 2009. Esatto, proprio nel momento in cui tutti gli altri investitori iniziavano a sentire la bonaccia e si ritiravano. Ed è così che siamo entrati in scena noi, senza vento che gonfiasse le nostre vele ma con l’arguzia di riuscire ad adattarci alle condizioni del mercato cercando “nuovi metodi di acquisto” senza perdere margini. E da allora siamo sempre andati a profitto.
Noi di Immobillion acquisiamo immobili con la tecnica del saldo a stralcio, arrivando anche oltre al 50% di sconto sul valore del mercato attuale.
Attualmente il prezzo degli immobili è sceso del 30% rispetto a 15 anni fa dove il mercato era sotto steroidi, con prezzi “non naturali”.
La cosa giusta da dire sarebbe che oggi il mercato si è riallineato ai valori normali del mattone.
Ci possono essere delle oscillazioni in negativo da un anno all’altro, ma si parla di qualche punto percentuale.
E comunque, a noi di Immobillion questa oscillazione in negativo non tocca di molto perché acquistiamo al 50% di sconto del prezzo aggiornato ad oggi, quindi il nostro margine rimane inalterato. In poche parole ci vuole una caduta del 50% del valore di mercato nell’arco di qualche mese per metterci in difficoltà!
Ma quante volte è mai successo nella storia? Mai dall’inizio dei tempi.
I nostri soci fondatori hanno iniziato a fare operazioni nel 2009. Esatto, proprio nel momento in cui tutti gli altri investitori iniziavano a sentire la bonaccia e si ritiravano. Ed è così che siamo entrati in scena noi, senza vento che gonfiasse le nostre vele ma con l’arguzia di riuscire ad adattarci alle condizioni del mercato cercando “nuovi metodi di acquisto” senza perdere margini. E da allora siamo sempre andati a profitto.
Dicono di noi
Comprare immobili a sconto significa abbattere i rischi
Come azienda di investimenti immobiliari dobbiamo sempre fare il calcolo più negativo. Fare i conti in base al “worst case scenario”, ovvero sulla cosa peggiore che può capitare, aiuta a prevedere i danni e, di conseguenza, limitarli nel caso in cui si avveri la peggior previsione. I conti non si fanno mai rimanendo positivi.
Un vero investitore deve calcolare la cosa peggiore che può capitare e, su quella, basare tutta la strategia. Il nostro metodo prevede la stesura di 3 livelli di Business Plan.
- Se l’operazione va come deve andare allora guadagniamo X.
- Se l’operazione va meno bene di come deve andare allora guadagniamo Y.
- Se l’operazione va nella peggiore delle ipotesi, riusciamo almeno a portare a casa i soldi investiti?
Noi ragioniamo sempre così.
Poi è chiaro che, comprando con un fortissimo sconto, si hanno margini per dormire tranquilli. Ma, nonostante questo, noi ragioniamo sempre e comunque per preservare la sicurezza del capitale investito.
Non esce un euro se non siamo certi dell’affare. A volte ci mangiamo le mani vedendo il risultato fatto da qualcun altro su un’operazione che abbiamo scartato. Ma non importa, perché nel lungo periodo questo atteggiamento premia e ci da ragione.
Preferiamo rimanere prudenziali, guadagnare una volta di meno, ma dormire sonni tranquilli e fare felici coloro che diventano soci di Immobillion.
Immobillion è nata proprio per ammortizzare un’eventuale operazione andata meno bene delle altre. Per noi “andata veramente male” significa riprendere i nostri soldi (è successo una sola volta anni fa), e che comunque non impatta minimamente sul grafico del profitto societario quando tutte le altre sono andate positivamente. A differenza di altri che ti propongono la singola operazione e devi sperare che vada per il verso giusto, altrimenti, anche se non perdi soldi, comunque devi attendere i tempi di chiusura medi, almeno 10/12 mesi, per poter riavere i soldi per reinvestirli in altro. Ma hai comunque perso un anno.
Come azienda di investimenti immobiliari dobbiamo sempre fare il calcolo più negativo. Fare i conti in base al “worst case scenario”, ovvero sulla cosa peggiore che può capitare, aiuta a prevedere i danni e, di conseguenza, limitarli nel caso in cui si avveri la peggior previsione. I conti non si fanno mai rimanendo positivi.
Un vero investitore deve calcolare la cosa peggiore che può capitare e, su quella, basare tutta la strategia. Il nostro metodo prevede la stesura di 3 livelli di Business Plan.
- Se l’operazione va come deve andare allora guadagniamo X.
- Se l’operazione va meno bene di come deve andare allora guadagniamo Y.
- Se l’operazione va nella peggiore delle ipotesi, riusciamo almeno a portare a casa i soldi investiti?
Noi ragioniamo sempre così.
Poi è chiaro che, comprando con un fortissimo sconto, si hanno margini per dormire tranquilli. Ma, nonostante questo, noi ragioniamo sempre e comunque per preservare la sicurezza del capitale investito.
Non esce un euro se non siamo certi dell’affare. A volte ci mangiamo le mani vedendo il risultato fatto da qualcun altro su un’operazione che abbiamo scartato. Ma non importa, perché nel lungo periodo questo atteggiamento premia e ci da ragione.
Preferiamo rimanere prudenziali, guadagnare una volta di meno, ma dormire sonni tranquilli e fare felici coloro che diventano soci di Immobillion.
Immobillion è nata proprio per ammortizzare un’eventuale operazione andata meno bene delle altre. Per noi “andata veramente male” significa riprendere i nostri soldi (è successo una sola volta anni fa), e che comunque non impatta minimamente sul grafico del profitto societario quando tutte le altre sono andate positivamente. A differenza di altri che ti propongono la singola operazione e devi sperare che vada per il verso giusto, altrimenti, anche se non perdi soldi, comunque devi attendere i tempi di chiusura medi, almeno 10/12 mesi, per poter riavere i soldi per reinvestirli in altro. Ma hai comunque perso un anno.
Dicono di noi
Ma la fase di acquisto non è il solo asso nella manica di ImmoBillion.
Puntiamo molto sulla velocità di rivendita.
Il mercato è caotico e può riservare delle brutte sorprese. Lo abbiamo visto. Ma non ci possono essere stravolgimenti di prezzi nell’ordine temporale di appena qualche mese.
Lasciando un margine anche a chi acquista siamo ragionevolmente sicuri di rivendere in tempi brevi e di non risentire delle oscillazioni del mercato, che invece mettono gli altri investitori con l’acqua alla gola.
Noi sappiamo nuotare.
Ora ti starai chiedendo: ma come fate a rivendere a un prezzo talmente allettante da essere sicuri di una rivendita veloce?
Vendere un immobile in piena tranquillità
Comprare un immobile al 40% di sconto, minimo, significa non avere paura del prezzo di rivendita, ma avere un enorme vantaggio su tutti gli altri venditori che postano immobili simili al nostro.
Se poi investiamo 50 euro per fare delle foto professionali da inserire nell’annuncio di vendita per far risaltare meglio il nostro pezzo in mezzo agli occhi del potenziale cliente… BINGO. Come fai a non notare foto professionali in mezzo al mare di foto scure di ambienti disordinati?
Il cliente giusto ci chiama in tempo zero.
Di fatto, non abbiamo concorrenza. Oltre a mettere in vendita un immobile ad un prezzo trattabile rispetto al parametro medio del mercato, abbiamo un prodotto migliore, più pulito, ordinato e ben presentato.
Praticamente il nostro sistema di lavoro “dopa” i nostri immobili e li mette a gareggiare con tutti gli altri.
Se poi, quando serve, ci aggiungiamo anche l’Home Staging, il gioco è fatto. Ma lo facciamo solo quando serve per evitare di investire soldi quando la gara è già vinta in partenza.
A volte ci sembra di usare slealmente un razzo per gareggiare la maratona dei 42 KM, dove gli altri sono costretti a farsela a piedi.
Puntiamo molto sulla velocità di rivendita.
Il mercato è caotico e può riservare delle brutte sorprese. Lo abbiamo visto. Ma non ci possono essere stravolgimenti di prezzi nell’ordine temporale di appena qualche mese.
Lasciando un margine anche a chi acquista siamo ragionevolmente sicuri di rivendere in tempi brevi e di non risentire delle oscillazioni del mercato, che invece mettono gli altri investitori con l’acqua alla gola.
Noi sappiamo nuotare.
Ora ti starai chiedendo: ma come fate a rivendere a un prezzo talmente allettante da essere sicuri di una rivendita veloce?
Vendere un immobile in piena tranquillità
Comprare un immobile al 40% di sconto, minimo, significa non avere paura del prezzo di rivendita, ma avere un enorme vantaggio su tutti gli altri venditori che postano immobili simili al nostro.
Se poi investiamo 50 euro per fare delle foto professionali da inserire nell’annuncio di vendita per far risaltare meglio il nostro pezzo in mezzo agli occhi del potenziale cliente… BINGO. Come fai a non notare foto professionali in mezzo al mare di foto scure di ambienti disordinati?
Il cliente giusto ci chiama in tempo zero.
Di fatto, non abbiamo concorrenza. Oltre a mettere in vendita un immobile ad un prezzo trattabile rispetto al parametro medio del mercato, abbiamo un prodotto migliore, più pulito, ordinato e ben presentato.
Praticamente il nostro sistema di lavoro “dopa” i nostri immobili e li mette a gareggiare con tutti gli altri.
Se poi, quando serve, ci aggiungiamo anche l’Home Staging, il gioco è fatto. Ma lo facciamo solo quando serve per evitare di investire soldi quando la gara è già vinta in partenza.
A volte ci sembra di usare slealmente un razzo per gareggiare la maratona dei 42 KM, dove gli altri sono costretti a farsela a piedi.
Vuoi sapere come riusciamo a preservare l’immobile
dagli imprevisti fino alla rivendita?
Grazie a un team di professionisti, ognuno verticalizzato su una competenza specifica, riusciamo a rimanere aderenti ad un business plan prudenziale, preventivamente ingegnerizzato con accuratezza e perizia.
Questo ci permette di preservare il profitto di ogni singolo immobile.
E tutti questi risultati sono certificati nero su bianco in un report dettagliato proprio per offrire a chi vuole partecipare al progetto, piena sicurezza e fiducia.
Questo documento di 55 Pagine è a tua disposizione gratuitamente perché vogliamo che tu ci conosca e apprenda il nostro metodo di lavoro.
Entrare in Immobillion significa essere soci di un organismo che partecipa alla compravendita di diverse strutture, e godere di un ulteriore schermo di sicurezza: quello della differenziazione.
Grazie a un team di professionisti, ognuno verticalizzato su una competenza specifica, riusciamo a rimanere aderenti ad un business plan prudenziale, preventivamente ingegnerizzato con accuratezza e perizia.
Questo ci permette di preservare il profitto di ogni singolo immobile.
E tutti questi risultati sono certificati nero su bianco in un report dettagliato proprio per offrire a chi vuole partecipare al progetto, piena sicurezza e fiducia.
Questo documento di 55 Pagine è a tua disposizione gratuitamente perché vogliamo che tu ci conosca e apprenda il nostro metodo di lavoro.
Entrare in Immobillion significa essere soci di un organismo che partecipa alla compravendita di diverse strutture, e godere di un ulteriore schermo di sicurezza: quello della differenziazione.
Dicono di noi
ATTENZIONE: è possibile aderire al progetto ImmoBillion
solo fino al 17 Maggio.
Se vuoi aderire al progetto ImmoBillion, inserisci i tuoi dati qui sotto per poter prenotare una chiamata e capire come e se possiamo essere il tuo partner ideale negli investimenti immobiliari.